Qualsiasi stress emotivo influisce sul corpo fisico. La pratica del Taiji è uno strumento meraviglioso, in quanto ci permette di liberare lo stress accumulato nei muscoli, negli organi e nelle nostre cellule.
Il taiji quan non è disciplina agonistica e non richiedendo l’uso della forza fisica può essere praticato da chiunqe.
J.Tsung Hwa
Il tao del tai chi chuan
ed. Ubaldini
C. Desspeux
Taijiquan
ed. Mediterranee
Li Xiao Ming
Qi gong
Calosci Cortona tel. 0575630357
Michael Gilman
108 Perle di saggezza Taichi
ed. Il punto di incontro
Franco Mescola
Cento gradini mille sentieri
ed. Il punto di incontro
Yang Jwing Ming
La via del Tai Chi Chuan
Ed. Mediterranee
Yang Jwing Ming
Parole segrete di antichi maestri
ed. Il punto di incontro
Ci sono molte persone compresi vari insegnanti che rifiutano di pensare al Taiji come a un’arte marziale. Senza la comprensione di tale aspetto è difficile giungere alla padronanza di questa arte.
Nel praticare la forma dobbiamo renderci conto che ogni movimento rappresenta una azione concreta, come un calcio, un pugno.
Se non ci rendiamo conto di quello che stiamo facendo non riusciremo a praticare il Taiji correttamente.
Chen, Yang, Wu, Sun. Sono passati tanti anni e tante generazioni e moltissimi studenti hanno appreso L’ARTE. Molti di loro hanno modificato lo stile originario in base alle loro esperienze e ai loro studi. E’ comprensibile che uno studente possa apprendere il taiji, e scoprire che il suo stile è diverso da quello di un altro praticante che sostiene di provenire dalla stessa fonte. Nessuno può dire con precisione qual è lo stile originale, o quale sia il più efficace di tutti.
Lo stile che pratichiamo è lo Yang 108 movimenti insegnatoci dal maestro Chang Dsu Yao
e messo a punto dal Centro Ricerche Tai Chi con la collaborazione di esperti maestri di fama mondiale.
Yang Ch’eng Fu (1883-1936)
è stato senza dubbio il più grande maestro del ventesimo secolo ed ha il merito di aver diffuso il Taijiquan in tutta la Cina, mentre la completezza delle sue applicazioni marziali era trasmessa solo a pochi e selezionati allievi. Il principale maestro di Chang Dsu Yao, (Liu Pao Chün), fu allievo diretto del maestro Yang Ch’eng Fu. Inoltre il maestro Chang Dsu Yao ebbe modo di apprendere il T’ai Chi C’hüan sotto la guida di altri due allievi di Yang Ch’eng Fu: Chang Ch’in P’o e Cheng Man Ch’ing.
Nel taiji si usano anche le armi; lo scopo è imparare a dirigere l’energia in un particolare attrezzo (sciabola, bastone, spada, lancia).
Qualunque sia l’attrezzo prescelto, il modo in cui lo esercitiamo finisce per determinare il nostro livello di salute e felicità.
Tradizionalmente le armi venivano insegnate dopo aver conseguito un buon livello di padronanza con la forma assolo.
Oggi possiamo anche usarle come veri e propri attrezzi per la salute e migliorare la qualità della nostra vita.
La sciabola è tra le armi corte più nobili nella pratica del Kung Fu
Agilità, precisione, equilibrio e concentrazione sono le qualità che caratterizzano lo studio della pratica con la sciabola che favorirà un miglior apprendimento dell’utilizzo della spada Taiji
Ogni movimento della sequenza della forma di sciabola rappresenta una efficace tecnica di autodifesa che viene eseguita con lentezza per poterla comprendere nei dettagli e perfezionare la tecnica.
Il duello di sciabola è una pratica raffinata dell’arte TaijiQuan;
l’abilità consiste nel far si che la forza sviluppata dalle sciabole (centrifuga) sia sempre contenuta in una grande sfera energetica che scivola e ruota permettendo ai due contendenti di danzare con essa ed estendere la loro sensibilità oltre il corpo fisico
Il lavoro proposto Taiji Studio è rivolto a tutti e permetterà ai partecipanti di migliorare i tempi di reazione e acquisire maggior consapevolezza del movimento corporeo.
La Scherma Taiji è un’antichissima pratica che è vicina a noi più di quanto possa sembrare, che insegna un combattimento senza stress perchè è insieme una filosofia, un metodo, un gioco e una rappresentazione della Vita.
La Scherma Taiji rispetta i principi del combattimento reale, pertanto l’autodifesa viene per prima. L’attacco è sempre subordinato alla protezione del proprio corpo; in pratica la prima cosa che occorre imparare, la più essenziale, è di mantenere la spada tra il vostro corpo e la spada dell’avversario/partner. Il secondo principio è di mantenere un contatto sensibile fra la vostra spada e quella del partner e cercare di sentire attraverso questa connessione la sua forza, energia, intenzione. Il terzo principio è di togliersi di mezzo quando un attacco arriva direttamente verso di voi: non cercate mai di bloccare un attacco, questo significherebbe usare forza contro forza, che è opposto al principio Taiji del Cedere, piuttosto muovete il vostro corpo quanto basta per portarvi a distanza di sicurezza, senza estendervi eccessivamente in nessuna direzione e immediatamente riprendete il contatto con la lama del partner…
I bambini da 0 a 5 anni stanno gia praticando il taiji; i loro movimenti sono semplici, armoniosi e hanno quella grazia animalesca che da i 5 anni in su tendono a perdere. Proprio nell’età che varia da i 5 ai 10 anni l’insegnante, l’educatore dovrebbe mantenere questa gioia di muoversi attraverso quello che noi definiamo attività motorie di base (correre, saltare, arrampicarsi… equilibrarsi, lanciare, afferrare ecc).
… insegnare il taiji non come metodo , ma come divertimento e gioia di muoversi.
… la pratica vera e propria la si può proporre dai 10 anni in su con l’aiuto di esperti del settore dell’educazione fisica che possano prendere in considerazione anche le tappe evolutive dei soggetti in questione.
Attualmente l’allieva più giovane che pratica i nostri corsi ha 92 anni.
Il Taiji della donna si propone di regolare l’equilibrio ormonale nei differenti stadi della vita e ritrovare l’equilibrio delle emozioni necessarie all’unità corpo–spirito.
È un metodo di prevenzione per evitare problemi ginecologici, regolarizzare il sistema ormonale e i cicli ad esso collegati, e inoltre aiuta le donne a meglio gestire la menopausa.
Il Qi Gong della donna comprende una serie di auto-massaggi, un lavoro di visualizzazione e dei movimenti spontanei per equilibrare le emozioni.
E’ specificamente adattato alle donne in funzione della loro sensibilità e della loro propria fisiologia (maternità, ciclo ginecologico, menopausa…).
Questo corso quindi è adatto alle donne di tutte le età, ma sicuramente consigliato a quelle che abbiano già compiuto 35 anni.
La Forza di una Nazione o di una razza dipendono dalla salute delle loro donne: se le donne sono sane, le madri saranno forti e i loro figli pure; in caso contrario, saranno deboli: E’ un po’ come piantare un seme: se il terreno è ricco, i raccolti saranno abbondanti; se invece il terreno è povero, i raccolti saranno cattivi.
Le donne Hanno bisogno di esercizio purchè fatto con moderazione. E non importa se siano giovani o vecchi, visto che desideriamo tutti un corpo forte e sano.
Il migliore esercizio è dunque il Taiji Quan. Le Qualità più importanti del Taiji Quan sono infatti la flessibilità, la quiete, e la leggerezza che sono tutte fonti per il corpo femminile.
Da questo punto di vista, è meglio di qualsiasi altro esercizio.
Io sono un medico Tradizionale cinese e voglio offrire alla gente una possibilità di scelta.
I Saggi faranno questa scelta
Chen Man Ching
Il Taijiquan che siamo abituati a vedere nei classici filmati è soltanto uno dei tanti aspetti della pratica.
Esiste un Combattimento Prestabilito che può dare spunti al praticante di altre discipline sportive, e non, su come migliorare la propria performance e imparare a godere al meglio del proprio corpo.
Ogni movimento della sequenza ha un significato, un allineamento , un modo di respirare e una intenzione della mente nella progettazione di una Tecnica Marziale.
Il combattimento prestabilito (Ta Lu ) per comprendere la Marzialità e le Potenzialità della sequenza Taijiquan.
Imparerete i movimenti di base del Taiji stile yang e le sue relative applicazioni, compresa l’emissione dell’energia (Fa Jin)
Le tecniche insegnate in questo corso possono essere comprese facilmente da tutti.
Vantaggioso per tutti i praticanti Under 30 che vorrebbero imparare e comprendere le tecniche di bloccaggio rapide ed efficaci (Immobilizzazioni prese e leve articolari) che non useranno mai contro qualcuno!
Infatti il Taiji insegna a ritrovare il gusto di vivere attraverso il combattimento più difficile …quelllo che serve ad ingabbiare la nostra mente!
La qualità della vita dell’anziano è influenzata in maniera determinante dalle diverse funzioni: visiva, cognitiva, muscolo scheletrica e propriocettiva.
Tali funzioni, indebolendosi, mettono il soggetto in una situazione di super allerta, aumentandone lo stato di ansia, con conseguenti effetti negativi sull’equilibrio psico-fisico.
Inoltre secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), le statistiche relative alle cause di decesso indicano al 7° posto le “cadute”, la cui incidenza aumenta in maniera esponenziale con l’aumentare della età.
Praticare il Taiji per un anziano vuol dire migliorare la sua qualità di vita e controllare quelle alterazioni che ne caratterizzano l’invecchiamento.
Nello specifico l’esercizio Taiji sotto la guida di un buon insegnante, favorisce:
30 Minuti di esercizio moderato per circa cinque volte la settimana, viene raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.).
Quando si parla di ernia del disco spesso si pensa ad una patologia di tipo degenerativo. Si omette perciò di cercare qual è la vera causa che ha generato il problema. La causa va ricercata nella nostra postura, che paga il conto all’evoluzione che ha portato l’uomo alla stazione eretta, infatti la zona sottoposta a maggior carico L5 – S1 è quella che sopporta più spesso le conseguenze.
L’ernia è dunque un effetto, la causa va ricercata nella postura.
Il Tai Chi che da parecchie centinaia di anni lavora per un corretto allineamento posturale, non può certo nuocere alla nostra colonna, anzi i benefici sono evidenti anche dopo pochi mesi di pratica.
Nella pratica del Taiji la parte del corpo sottoposta allo stress più intensivo è il ginocchio. Ci sono delle semplici regole che se rispettate, ci eviteranno dolori: il ginocchio dovrebbe sempre muoversi nella direzione in cui si sposta l’alluce. Evitare che il ginocchio si pieghi all’interno quando appoggiamo il peso. Quando avanziamo in una qualunque posizione taiji è meglio che il ginocchio non si pieghi a superare l’alluce. Quando si estende la gamba dovrebbe sempre permanere un leggero piegamento. L’esercizio Taiji migliora notevolmente la scioltezza e rafforza gli arti inferiori ridando loro la propria naturalezza e stabilità.
Le tecniche dolci come il taiji servono a prevenire le ricadute meglio di altri sport duri e faticosi per la schiena. Una serie di esercizi da svolgere in palestra o a casa aiuteranno ad irrobustire la muscolatura che sostiene la colonna, migliorare la mobilità articolare ed eliminare quelle cattive abitudini che sono all’origine dei nostri disturbi.
Il Taiji e Qi Gong rinforzano il Cuore e l’apparato Circolatorio e possono ammorbidire tendini e muscoli specialmente quelli intorno alla Cassa Toracica.
E’ un ottimo metodo per un buon funzionamento del sistema Osteo-Circolatorio e per prevenire le affezioni reumatiche degli arti e del rachide.
Il Lavoro viene fatto utilizzando un attrezzo propedeutico che organizza i movimenti in modo facile sistematico.
Il Taiji e il Qi Gong possono dare un aiuto a chi deve fare una Ginnastica Riabilitativa anche post intervento chirurgico.
Ogni insegnante o maestro percepisce la correttezza di quanto sta facendo in base alla concordanza dei suoi gesti con il suo corpo. Dovremmo prestare ascolto ai diversi insegnamenti, provarli in modo da renderci conto se possono servirci e lasciar perdere ciò che non si accorda con la nostra natura. Possiamo affidarci all’intuito e basarci sul nostro corpo, in modo da sviluppare la nostra stessa unicità.
Zun Zùan (vestito cinese)
Premesso che per praticare il Taiji Quan al giorno d’oggi anche in Cina bastano una maglietta e dei pantaloni comodi possiamo comunque tracciare un breve percorso del costume cinese.
Essendo il Taiji Quan una pratica millenaria si può dire che a seconda delle diverse epoche si sono succedute in Cina diversi tipi di vestiti che identificavano i praticanti.
Naturalmente i primi vestiti con la nascita della tessitura, circa 7000 anni fa, furono prima di canapa e iuta e poi di cotone e seta.
La pratica, essendo all’inizio eseguita all’aperto, veniva effettuata con l’uso dei vestiti semplici di cotone molto spesso gli stessi usati per il lavoro.
Le pratiche Taoiste che presupponevano pochi movimenti, incentrati soprattutto sulla ricerca di esercizi per l’immortalità, potevano essere praticate anche con abiti di seta finemente lavorati, mentre gli allenamenti di Taiji Quan, con le loro componenti di applicazioni a due e combattimenti, dovevano essere robusti e senza ornamenti particolari.
Possiamo distinguere diverse epoche: nella dinastia Han (206 a.C.-220d.C) i vestiti erano per lo più lunghe tuniche che arrivavano al ginocchio con ampi spacchi per consentire i movimenti e maniche lunghe.
Nelle epoche successive, Tang Song,Yuan, gli abiti del Taiji non cambiarono nella forma ma aumentarono le finiture con l’aggiunta di decorazioni in oro con disegni geometrici.
Si dice che in quel periodo l’abito di seta iniziò anche ad essere usato per le cerimonie importanti anche dalle classi meno abbienti.
Normalmente i vestiti si distinguevano per i loro colori:
il Giallo era riservato all’imperatore, seguito dal Rosso che veniva utilizzato per cerimonie dagli ufficiali di rango superiore, quelli di ceto medio vestivano di Blu scuro, quelli di livello basso vestivano generalmente di Verde senza ornamenti. Per il popolo i colori erano generalmente tutte le tonalità del Nero, Grigio, Marrone e colori naturali, il Bianco era riservato alle cerimonie funerarie.
Il Taiji Chen che è a cavallo delle epoche Ming e Manchiu, tra le prime posizioni insegna proprio la tecnica “arrotolare il lembo del vestito”, utile per poter eseguire i movimenti successivi in libertà anche con la lunga tunica usata.
Dalla fine dell’epoca Qing iniziarono anche le donne ad usare i pantaloni che tuttora si utilizzano per le divise di Taiji Quan, con camicette allacciate trasversalmente.
Dal 1911 i costumi nazionali cinesi cambiarono radicalmente, arrivando alle tipiche giacche e pantaloni di cotone dell’inizio del secolo e alle attuali divise di seta per le moderne competizioni di Wushu.
Il corpo deve muoversi liberamente con i vestiti che noi indossiamo. Alcune scuole usano la classica divisa del taiji di vari colori: e` comoda ma non indispensabile. Per quanto riguarda le scarpe si suggeriscono calzate larghe affinchè il piede possa sperimentare la sensazione di totale appoggio. E` possibile, se le condizioni climatiche ambientali lo permettono, praticare a piedi nudi.
È meglio non esercitarsi subito prima o subito dopo i pasti; la fame confonde la mente, mentre lo stomaco pieno causa dolori alla vita durante le torsioni del corpo. Tradizionalmente gli orari di maggior afflusso energetico sono quelli dove il sole sorge e tramonta.
Qualcuno racconta che praticare al chiaro di luna rafforza lo spirito intuitivo.
A voi una decisione.
La forma taiji cambia e si evolve continuamente. Se dopo alcuni anni di pratica non facciamo che ripetere gesti del nostro maestro ci siamo arenati. Prestando attenzione a un buon maestro potremmo renderci conto che la sua forma non è mai identica al giorno precedente. La forma è una espressione esatta della situazione in cui ci troviamo adesso. Una volta che ci è stata indicata la via da seguire, non ci rimane altro che praticare con costanza e dedizione, continuando a fare ricerche per conto nostro.
Il ricercatore non è colui che ripete per tutta la vita le cose che i maestri gli hanno insegnato, ma, partendo da queste, va alla ricerca della loro “essenza”.